Ebbene sì quando apro facebook e mi imbatto in “Oratorio Salesiano Michele Rua” mi incuriosisco e subito vado a leggere i vari pensieri lasciati per questo centenario…e mi sono detta: “Beh un pezzetto di storia la posso raccontare anche io…”
I primissimi ricordi risalgono alla scuola materna e al dolce sguardo di Suor Marisa e alla simpatia della mia maestra Silvana; ogni mattina, compresa la domenica, ricordo il rumore della 126 bianca di mia mamma che prontamente si accendeva al primo colpo per non farci mancare mai alla messa domenicale in oratorio; ero piccola e ricordo che io e mia sorella Chiara ci fermavamo vicino ai miei genitori mentre la mia sorella più grande Paola “andava davanti” in mezzo ai giovani a cantare…quanta sana “invidia” nei suoi confronti che impeccabilmente passava in oratorio tutte le sacrosante sere a fare quattro chiacchiere con chi come lei si recava all’oratorio per “completare” la giornata.
I laboratori al sabato pomeriggio all’oratorio femminile erano un appuntamento fisso…chi cuciva, chi pitturava…la giornata si concludeva con la mitica tisana (ancora oggi non so la ricetta:-) che solo Suor Regina sapeva fare.
Poi gli indimenticabili soggiorni a Gressoney…non da animatrice ne’ da animata ma da bambina felice…quando Don Piero propose a mia mamma di andare in montagna a fare da mangiare, lei accettò entusiasta portandoci con lei: così, mentre lei si dilettava in cucina a fare risotti, io e Chiara passavamo la settimana a imparare i canti dei “grandi”, a capire cosa fosse “l’ isola” e a cercare di scoprire chi fosse “l’amico segreto” …sì quel gioco fantastico che faceva tremare tutti per una settimana. Respiravamo già la gioia dello stare insieme in allegria.
Poi il tempo delle medie…”Buongiorno Prof” e ci si alzava in piedi in segno di rispetto: quanto si studiava; basti pensare che il primo anno di superiori si viveva di rendita… ci facevano “sgobbare” ma anche un sacco divertire…non si possono dimenticare i mitici tornei del prof Davide Bononi del mercoledì pomeriggio…che adrenalina.
E’ stato il luogo del mio percorso di catechesi personale, degli innumerevoli spettacoli di danza (nel teatro vecchio e poi in quello nuovo), dal musical “Momo” con i ragazzi del catechismo medie a “La Bibbia del mio papà” del catechismo elementari…quante ore poi passate nell’ex salone parrocchiale per le riunioni animatori durante estate ragazzi/giovani.
Mi dovevo barcamenare tra il liceo e le attività, ma mi sentivo viva perché eravamo un bel gruppo di amici e ci gasavamo a vicenda. Mi dilungherei troppo a parlare del segno che hanno lasciato i vari Don, le Suore e gli animatori.
Poi i duri anni di università, qualche incomprensione in oratorio e tra amici, qualche evento nella vita che non va come ti eri prefissata…ebbene sì nella vita succede anche questo ma come ci ricorda Don Bosco :”Le spine che ci pungono nel tempo, saranno fiori per l’eternità”.
Ecco una parte della pellicola dei miei ricordi.
Il tesoro di questi anni sono luce vera per il mio presente e faro per il mio futuro.
Grazie Michele Rua per l’immenso dono ricevuto.