Una carrellata di storie sull’Oratorio Salesiano Michele Rua per ricordare i 100 anni dell’Opera: che bella idea!
Allora ho pensato: cosa potrei raccontare dei tanti momenti vissuti all’oratorio in oltre 40 anni (ma forse sono quasi 50!) di frequentazione?
Alcune persone, episodi ed esperienze sono già stati narrati da altri nelle settimane scorse e ora io vorrei soffermare l’attenzione sulle Giornate Mondiali della Gioventù (GMG), a cui ho partecipato alla presenza di Papa Giovanni Paolo II°.
La prima GMG l’ho vissuta nel 1989 a Santiago de Compostela in Spagna: avevo 15 anni ed ero tra i più giovani del gruppo oratoriano (eravamo circa 35), partiti con alcune automobili private da Torino e arrivati sulla costa atlantica iberica dopo alcune tappe nel Sud della Francia (Nizza, Montpellier, Lourdes) e attraverso la Spagna (Barcellona, Valencia, Madrid, Leon, ecc.) fino ad arrivare ai piedi della Cattedrale di San Giacomo, con lo spettacolo del grande turibolo, lanciato a grande velocità nella croce della navata centrale. E come dimenticare l’emozionante veglia serale con tantissimi giovani dopo ore di cammino per raggiungere la grande spianata, ove il giorno dopo il Santo Padre Wojtila ha celebrato la Messa di chiusura dell’evento.
Nel 1991 la GMG si è svolta a Czestochowa, in Polonia, e, nell’occasione, l’Oratorio ha affittato un bus privato che è diventato la casa itinerante di una cinquantina di giovani per venti giorni in un viaggio nel cuore dell’Europa, pieno di momenti di gruppo, che ci ha portato a Vienna, Praga, Auschwitz (luogo toccante, che ricordo ancora oggi con i brividi per ciò che rappresenta), Cracovia, Varsavia, Danzica, fino ai giorni trascorsi nella città della Madonna Nera, a stretto contatto con una moltitudine di giovani, provenienti da tutte le parti del mondo, in un clima di semplicità, amicizia e condivisione, che ricordo ancora a distanza di oltre 30 anni.
Nel 1993 la GMG si è svolta a Denver, in Colorado e, per ragioni logistiche e di costi, non è stato possibile partecipare con un gruppo oratoriano, ma all’epoca Don Piero aveva proposto al mio amico Tony e a me di partecipare in rappresentanza dell’Oratorio, con il gruppo della diocesi: prima tappa a New York, con i suoi grattacieli e le sue molteplici attrattive, e poi i giorni dell’attesa dell’arrivo del Papa a Denver, anche in questo caso culminati con la veglia serale e la Santa Messa della domenica, in mezzo a tanti giovani stanchi e accaldati, ma felici e uniti attorno al Santo Padre.
Dopo un paio di edizioni (Manila 1995 e Parigi 1997), a cui non ho partecipato alle GMG, nel 2000, ormai a 26 anni, ho preso parte alla GMG a Roma, in occasione del grande Giubileo, e ho ancora negli occhi il fiume di giovani di tutto il mondo lungo la strada che portava a Tor Vergata (luogo in cui Giovanni Paolo II° ha condotto la veglia serale e ha poi celebrato la Santa Messa della domenica, accompagnato dalle note dell’inno Emmanuel, che recitava “da mille strade arriviamo a Roma sui passi della fede”).
Le GMG mi hanno accompagnato dal 1989 al 2000, da quando ero un ragazzino a quando ho terminato il ciclo di studi: si tratta di un pezzo della mia gioventù che ricordo con grande piacere, che ho condiviso con i salesiani che erano al Michele Rua in quegli anni e con tanti amici che vi hanno preso parte nelle varie occasioni e ha rappresentato una tappa importante della mia crescita umana, sotto molteplici punti di vista. In quelle giornate speciali ho respirato la presenza di Dio in mezzo ai giovani, sotto il carisma di Papa Giovanni Paolo II° (che in occasione di ogni GMG si avvicinava ai giovani con la Papamobile in un bagno di folla indimenticabile ed emozionante), e restano e resteranno momenti indelebili della mia vita.