Tutti noi siamo abituati ad associare alla parola “Presepe” alle emozioni del Natale, con la casa addobbata, la neve ed i regali sotto l’albero dalle mille luci colorate. Non tutti sanno che, però, esiste anche un’altra veste di questa rappresentazione: il presepe della Passione.
Il presepe pasquale è una tradizione antica e molto amata, risalente già nel XVIII secolo, ma nei secoli seguenti quasi dimenticata.
I volontari del Gruppo Presepe e gli scultori del legno dell’Oratorio Salesiano “Michele Rua”, hanno voluto riprendere questa rappresentazione raccontando scene legate alla Settimana Santa e altri episodi dopo la Resurrezione.
Il presepe della passione è allestito in modo progressivo, seguendo il naturale susseguirsi degli avvenimenti e la complessità nella realizzazione è legata alla rappresentazione delle varie scene che compongono la storia della passione di Gesù.
Il presepe pasquale può – come il presepe di Natale – essere utilizzato per illustrare ai bambini il contesto biblico della festa in modo facilmente comprensibile.
Molti adulti, che perdono il senso religioso del periodo, in vista di simboli pasquali senza sfondo cristiano, usano anche la Natività quaresimale per rievocare gli eventi che circondano la morte di Gesù.
Collocato al fondo della Chiesa di via Paisiello 37, il presepe pasquale è visitabile tutti i giorni ed ha, come filo conduttore, la frase del Vangelo di Giovanni “Li amò sino alla fine”, per meglio evidenziare di come i sette momenti finali della vita di Cristo, che la rappresentazione lignea mette in mostra, siano stati tutti da Gesù affrontati “con amore” e “per amore” di tutti noi, accettando la prova della Croce in vista della sua Resurrezione.