Trama
Spettacolo Teatrale | Ultimi tre anni della Scuola Primaria e 1° e 2° anno della Scuola Secondaria di I° grado
Testo della Compagnia “Affetti Collaterali”. Al termine dello spettacolo, per le classi che lo desiderano, è possibile un incontro in sala con gli attori.
Un attore, sorpreso da una tempesta che blocca la sua vecchia auto, avvista un antico castello e decide di fermarsi per chiedere aiuto. Al suo ingresso viene accolto da personaggi stravaganti, ai quali chiede ospitalità, fino al termine della tempesta. Nonostante la riluttanza e la sorpresa di alcuni dei residenti, gli viene assegnata una stanza. Da quel momento, hanno inizio strani fenomeni ed accadimenti, che portano a colpi di scena e stravolgimenti di quello che dovrebbe essere il normale susseguirsi degli eventi. Fino all’ultimo minuto, la suspense e i colpi di scena, lasceranno gli spettatori col fiato sospeso! E forse… anche dopo! Ricordiamoci sempre che… solo i bambini e gli attori, hanno la capacità di sognare ad occhi aperti cose fantastiche, poiché conservano un cuore puro. Gli attori però, dentro il loro cuore, rimangono degli eterni bambini, riuscendo a trasmettere al pubblico quella sensazione di mondo fatato, che porta al di là della realtà quotidiana.
NOTE DELLO SPETTACOLO
Il progetto AL BUIO SOTTO I RIFLETTORI, che la Compagnia Teatrale Affetti Collaterali sviluppa e promuove da oltre 20 anni sul territorio, ha permesso a quest’ultima di sensibilizzare la popolazione sulle diverse abilità in campo. Al suo interno infatti, vi sono persone (artisti e tecnici) affetti da disabilità. L’impegno ed il lavoro svolto dalla Compagnia, ma soprattutto la volontà di integrazione, ha permesso ad Affetti Collaterali l’ottenimento di ottimi risultati, non ultimo il PRIMO PREMIO NAZIONALE ASSOLUTO CULTURA E SOCIETÀ E MEDAGLIA DELLA PRESIDENZA DELLA CAMERA. Grazie alla collaborazione con Enti, Associazioni di categoria e Teatri desidera continuare la diffusione di un concetto molto importante:
NELLA VITA TUTTO È POSSIBILE… BASTA LA VOLONTÀ, E CHE LO SI VOGLIA O MENO, SIAMO TUTTI DIVERSAMENTE NORMALI