Il 2 ottobre abbiamo festeggiato insieme a tutti i nonni con tanti giochi, balli, una gustosa merenda e tante foto per ricordare questi bei momenti trascorsi insieme.
Di feste per i nonni ce ne sono 2:
- la prima è quella religiosa, voluta da Papa Francesco “Celebrazione Mondiale per la Chiesa dei Nonni e degli Anziani”, a luglio, nella prima settimana dopo la festa liturgica dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù.
- la seconda quella civile del 2 ottobre, “Festa dei Nonni”, momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni.
“La relazione della Nonnità” si fonda soprattutto su una “spiritualità” che:
- è sapienza, amore pacificato e stabile. Amore che ha avuto esperienza del positivo e negativo nel mondo
- è dimensione affettivo/emotiva e non solo intellettiva di attenzione all’essenziale anche attraverso le concrete vicende della quotidianità
- è capacità, anche imposta dall’età, a rallentare il ritmo della vita, a camminare lentamente per assaporare un significato maggiore
Così il tempo della “Nonnità” non è il Kronos, quello “dell’orologio” per usare una felice espressione di Papa Francesco, ma il Kairos del momento presente e opportuno, un tempo lento che permette di cogliere l’essenziale anche attraverso le piccole cose, fatto di ascolti, comprensione, a volte anche intima “complicità” con i nipoti.
“La relazione della Nonnità” in una dimensione di “Spiritualità umana” accomuna non credenti e credenti risolvendosi nella stessa per i primi e costituendo la base verso la trascendenza della relazione con Gesù per i secondi.
Grazie di cuore a tutti i nonni!