storia 16, 24 marzo 2022
            by Giovanni Villa

Ho frequentato la parrocchia e l’oratorio del “Michele Rua” dal 1961 al 1967 e la scuola media negli anni scolastici 1964/65 – 1965/66 e 1966/67.

Il primo ricordo che salta nella mia mente è il piccolo ingresso posto a fianco della chiesa che portava al grande porticato ed al primo cortile dove si trovavano due giostre con le catene. Proseguendo si trovava un altro porticato e poi l’enorme campo da calcio, dove c’erano le due porte in legno nella sua lunghezza e tante porte in ferro nella sua larghezza facendo sì che ci fossero tanti campetti in un campo unico. A destra si trovava il grande scivolo con due pendenze diverse e tutti noi cercavamo di sfidare la paura, sia per la sua altezza, sia per la duplice pendenza.

A sinistra del grande campo da calcio c’era un altro cortile, che ho capito in seguito essere il cortile dell’appello mattutino per chi si recava a scuola, dove si trovava una piccola fontanella di acqua potabile e un piedistallo in cemento sul quale il preside saliva per controllare gli alunni durante l’appello. Infine, dopo il cortile, scendendo le scale si entrava nella grande palestra e sopra di essa vi era la sala cinematografica.

I primi anni ho frequentato l’oratorio solo nel pomeriggio, dove andavo sempre molto volentieri per giocare e passare delle ore liete fuori da ogni pericolo.

Quando poi ho iniziato ad andare a scuola la mia presenza al Michele Rua è stata più assidua perché, oltre alla scuola, ho iniziato a praticare la ginnastica artistica nella grande palestra con il logo “G.M.” Ginnastica Monterosa. Il gruppo della G.M. ha partecipato ai campionati Piemontesi, sia nella sezione individuale, sia a squadre e ha vinto contro la Real Ginnastica Magenta, che era la più famosa di Torino.

L’orario scolastico era dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 18,00 tutti i giorni tranne il mercoledì ed il sabato e a mezzogiorno pranzavo a casa in quanto abitavo lì vicino.

Nei giorni di mercoledì e sabato si andava a scuola solo al mattino dalle 8,30 alle 12,30 ed in quei giorni nel pomeriggio frequentavo la palestra dalle 16,00 alle 18,00, così come alla domenica mattina dalle 10,00 alle 12,00.

I nomi dei professori che meglio ricordo sono don Martano che insegnava applicazioni tecniche nel laboratorio vicino al primo cortile, don Del Tetto che insegnava italiano e latino, don Balocco che insegnava religione e il laico Avanzi che insegnava matematica, fisica e ginnastica ed era anche l’istruttore della Ginnastica Monterosa.

Negli anni della mia frequentazione assidua trascorrevo la domenica quasi sempre nel Michele Rua. Alle 9,00 andavo alla Messa e alle 10,00 in palestra fino alle 12,00. Poi pranzo a casa e verso le 14,30 nuovamente all’oratorio a giocare a flipper o a pallone oppure a figurine contro i muri. Alle 16,00 apriva un piccolo botteghino sotto il secondo porticato dove acquistavo una coca-cola ed un croissant o un pacchetto di patatine per poi andare nella sala cinematografica alle 16,30 a vedere il film in programmazione.

Il tutto con una spesa di £. 50.

Alla fine dell’anno scolastico del 1967 con tanta nostalgia e con poca volontà ho dovuto lasciare la parrocchia perchè ci siamo trasferiti, per motivi lavorativi, a Genova e si è conclusa la mia esperienza al Michele Rua.