Sabato 25 maggio noi catechiste e i bambini, accompagnati dai rispettivi genitori, abbiamo visitato l’Arsenale della Pace.

Siamo stati accolti da una giovane monaca, che ci ha illustrato la funzione di quel luogo durante la guerra e cosa rappresenta oggi.

Con un linguaggio semplice e coinvolgente, ha spiegato ai bambini che quel posto, un tempo dedicato alla costruzione di armi per la guerra, oggi è un simbolo di pace, accoglienza, amore per il prossimo, amicizia e solidarietà.

I bambini hanno seguito con attenzione, mostrando interesse e curiosità. Attratti dalle immagini, dagli oggetti e dai reperti presenti, hanno posto molte domande, alle quali la guida ha risposto in modo chiaro, aiutandoli a capire che nel mondo ci sono delle tristi realtà.

Abbiamo visitato i vari ambienti dove vengono accolte le persone che ogni giorno bussano alla porta e che hanno svariate richieste, che vengono esaudite dai volontari e dalle persone generose con un cuore sensibile.

Questa visita ha insegnato ai nostri bambini che il mondo è la nostra casa comune, ma non tutti godiamo degli stessi diritti e possibilità. In realtà ci sono persone meno fortunate, che non hanno nemmeno le necessità essenziali per vivere, e che è giusto volgere lo sguardo verso i più deboli e porgere il nostro aiuto.

La guida ha spesso sottolineato che noi siamo come piccole gocce che, insieme, formano un oceano e che la nostra generosità può portare la luce dove regna il buio.